Ci sono delle leggende metropolitane che davvero infastidiscono, quella che personalmente mi urta di più è quella che potremmo definire con una frase comune 'i giornalisti non sono imparziali e autonomi'.
Oh è ora di finirla! Che deve fare un povero cristo che per mestiere scrive e ha una casa da pagare, una moglie che è sempre li a dirgli tizio fa più carriera di te, caio è andato in televisone, sempronio ha pubblicato in prima pagina.
Ora un bel giorno lascia la valigetta in casa esce per strada in bragette jeans, non si sente più personaggio al baretto con gli amici, non va più alle cene gratis, non va più in treno o aereo gratis, non dice più ai figli 'questo l'ho scritto io' e quando li porta a scuola non si da più arie da papà che conta, soprattutto se a rate (che potrebbe non riuscire più a pagare) si è pure permesso una bmw. Insomma molla tutto questo, perchè questo gli succederebbe, per fare piacere a gente invidiosa che nenache conosce.
Se fa sto mestiere è perchè qualcuno lo ha assunto e lo paga, perchè qualcuno lo invita alle cerimonie che contano, perchè personaggi importanti e potenti gli parlano e se lo portano a pranzo. Orbene una mattina per farci piacere si mette a scrivere quello che pensa anche se il direttore e i padroni si incazzeranno, comincerà a dire che l'onorevole si fa di coca e si fa i travoni, che il primo ministro dice balle e cazzate, che il capo dell'opposizione ha più scheletri nell'armadio che una fossa comune, etc. etc. Perchè mai un partito, un presidente di calcio, un ministro dovrebbe rivolgere più la parola a questo scalmanato?
Non gli do più di un mese e il nostro eroe si trova disoccupato e con nemici tanto potenti che appena appena gli lasceranno il diritto di passeggiare nel parco ripensando alle sue cazzate.
Se proprio un giornalista non ne può più non fa altro che passare dall'altra parte e vomitare contro chi per anni lo ha oppresso, ovviamente stando attento a bentrattare i nuovi padroni.
Insomma si pretende che lascino le televisioni, i i giornali, i benefici economici, il giro che conta, così, per sentirsi dire 'quello è un giornalista imparziale', oltre che disoccupato.
E poi quelli che chiedono giornalisti imparziali inizino a dare il buon esempio.
L'impiegato vada in ufficio e dica al direttore che è un incapace e un imbroglioncello. La moglie impiegata che dica al capo che non solo non gliela darà più, ma che gli fa schifo solo sentirne l'alito. Che l'operaio della Fiat vada in tv a dire che le fiat fanno cagare rispetto alle auto tedesche.
Che il portinaio anzichè ruffianarsi l'amministratore gli dica davanti a tutti che ruba a mani basse.
E potremmo fare altri mille esempi, quindi prima di offendere i bravi giornalisti pensateci due volte. Non importa se loro pontificano, sanno tutto e se gli dite che hanno un padrone vi travolgeranno di invettive magari lasciando per protesta la trasmissione, non fatevi guidare dall'invidia, questa qua è una categoria di lavoratori che va rispettata!?
martedì 7 agosto 2007
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prova
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